Serena Marcenò

Critica alla cooperazione neoliberale

Resilienza e governance nelle politiche di aiuto allo sviluppo

Informazioni
Collana: Eterotopie
2018, 188 pp.
ISBN: 9788857551685
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Sinossi

In uno scenario globale in cui si dà per scontato che rischi e pericoli vadano oltre le nostre possibilità di controllo, la resilienza entra in gioco, come una sorta di codice di condotta, per responsabilizzare stati fragili e individui vulnerabili, facendo leva sulle loro capacità di adattamento e di assorbimento del danno. L’adattamento è una delle virtù cardinali del neoliberalismo e costituisce il nucleo concettuale della significazione politica della resilienza. Gli individui devono far fronte ai mutamenti che derivano da un sistema in continua trasformazione, nel quale agiscono senza alcuna rete di protezione, esercitando una logica adattiva che forgia le loro soggettività e le declina secondo gradi diversi di flessibilità. La resilienza è diventata oggi il tratto saliente delle politiche di cooperazione allo sviluppo, nelle quali le forme di abbandono, prodotte dallo smantellamento dei sistemi di welfare e dalla smobilitazione degli organismi internazionali, vengono narrate come strategie di empowerment e di auto-responsabilizzazione.

Serena Marcenò è ricercatrice in Filosofia Politica presso l’Università di Palermo, dove insegna Human rights: theory and policies e Filosofia politica e gender studies. È autrice di diversi saggi sui conflitti e la governance globale, sugli studi post-coloniali e di genere, sulle relazioni fra biopolitica e sovranità. Con Mimesis ha pubblicato: Le tecnologie politiche dell’acqua. Governance e conflitti in Palestina, 2005; Biopolitica e sovranità, 2011; Narrazioni di genere e biopolitiche neoliberali, 2015 (con V. Cammarata).