Manuele Bellini

Dialettica del diverso

Marxismo e antropologia in Luciano Parinetto

Informazioni
Collana: Eterotopie
2018, 192 pp.
ISBN: 9788857547879
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Sinossi

La filosofia “eretica” di Luciano Parinetto (Brescia 1934 - Chiari 2001), docente di Filosofia morale alla Statale di Milano, vede in Marx un’utopia della sensibilità (Sinnlichkeit) ben distante dal “sistema” del materialismo dialettico, che di Marx faceva il profeta del movimento operaio, concepito come un corpo unico da guidare verso la rivoluzione socialista. Parinetto rileva, invece, nel filosofo di Treviri, il valore del singolo (e ne parla con echi kierkegaardiani), la cui diversità è il potenziale grimaldello per l’emancipazione dell’umano. E il singolo, se si risale alle fonti rimosse del pensiero dialettico marxiano (come a Rousseau, a Lessing o alla tradizione alchemica), non è affatto un’essenza, ma un divenire: non ha una natura propria (che farebbe pendent con la fissità ontologica borghese), ma è un orizzonte di possibilità tutte aperte (che, per converso, i socialismi reali hanno cristallizzato in un tipo antropologico cui adeguarsi). Di qui l’attenzione per la stregoneria: la strega è un concetto metamorfico che surdetermina tutte le minoranze culturali, tutte le diversità perseguitate a partire dall’età moderna (dagli indios americani ai contadini tedeschi, dagli ebrei alle donne agli omosessuali), nelle quali Parinetto (cui peraltro si deve l’impulso ai Gender Studies e l’influenza su Mieli) individua l’esibizione della dialettica e, d’altronde, nella dialettica vede la chiave di lettura della diversità. Del resto la strega, che è errante nei nomi e nei luoghi, la notte emigra nel Sabba, luogo del desiderio, e per questo si fa portatrice dell’utopia di un totalmente altro.

Manuele Bellini, di ruolo nei licei, ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano, occupandosi di Estetica. Oltre a numerosi saggi e traduzioni, ha pubblicato I profili dell’immagine (Milano 2003) sull’estetica di Bergson, L’enigma dei geroglifici e l’estetica (Milano 2013), ha curato L’orrore nelle arti (Milano 2008), La «muta eloquenza» (Milano 2011), Corpo e rivoluzione. Sulla filosofia di Luciano Parinetto (Milano 2012), e, di Parinetto, Verdi e la rivoluzione (con Gabriele Scaramuzza, Milano 2013). Ha inoltre scritto in Estetica. Temi e problemi (a cura di M. Mazzocut-Mis, Firenze 2006) e ha tradotto le Riflessioni critiche sulla poesia e sulla pittura di J.-B. Du Bos (con P. Vincenzi, Palermo 2005). È membro del Comitato Scientifico della rivista «Materiali di Estetica».