, A.R. Orage

Il tempo non è denaro

Credito sociale contro speculazione finanziaria

Informazioni
Prefazione di: Giorgio Galli

Collana: Oro e lavoro
2014, 142 pp.
ISBN: 9788857525433
Opzioni di acquisto
 Edizione cartacea  € 14,00  € 13,30
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Sinossi

In questa antologia, la prima pubblicata in italiano completamente dedicata al suo pensiero politico ed economico, le idee di Orage vengono esposte in modo chiaro ed esauriente, com’era nello stile dell’Autore, noto per la sua onestà e sincerità intellettuale. “Il tempo non è denaro” è un’affermazione che vuole ricordarci che le cose veramente preziose non sono in vendita, e soprattutto che il denaro stesso è una convenzione, e non ha valore intrinseco: “Il denaro è il più importante bene di consumo della società moderna, dato che comanda legalmente tutti gli altri. La produzione del bene-denaro è un Monopolio della Banca Centrale di ogni specifica area di credito, che ne stabilisce arbitrariamente la quantità in circolazione. Tale subordinazione di tutta l’industria al circuito monetario è alla radice della povertà economica del mondo. La funzione corretta di un sistema monetario è il riflettere la produzione industriale, e non viceversa; vale a dire che la quantità di denaro circolante in una data area di credito dovrebbe espandersi soltanto con la produzione e contrarsi solo a seguito del consumo. La resistenza contro l’adozione di un tale sistema monetario è, in definitiva, quella degli attuali monopolisti di denaro”.

A.R.Orage, ricordato dal grande pubblico soprattutto per la sua vicinanza all’eccentrico mistagogo caucasico G.I. Gurdjieff, è, in realtà, un indiscutibile protagonista della politica, della letteratura e del giornalismo europeo del primo Novecento, come anche l’accademia ha finalmente riconosciuto. Maestro elementare, direttore di giornale, socialista non marxista, teosofo, sindacalista corporativo, Orage è stato uno dei primi traduttori e divulgatori dell’opera di Nietzsche nel Regno Unito, ha diretto riviste di avanguardia come “The New Age” e il “New English Weekly”, ha fondato movimenti sindacali come il Guild Socialism e promosso gruppi di riforma economica come il Social Credit.

Giorgio Galli, politologo di fama internazionale e docente di Storia delle dottrine politiche presso l’Università degli Studi di Milano, si è occupato in particolare della storia contemporanea italiana del secondo dopoguerra, degli “anni di piombo” e dei rapporti tra politica ed esoterismo, con particolare attenzione agli elementi occulti presenti nel storia e nella politica dell’occidente.