Fino a cinquant’anni fa in fabbrica non si parlava. La catena di produzione doveva rimanere muta e assomigliare a ciò che la filosofia ha chiamato poiesis. Il tempo delle relazioni sociali, della comunicazione e della politica, cioè della praxis, era separato dal tempo del lavoro. Oggi accade l’esatto contrario, perché il capitale richiede come requisiti professionali le tipiche competenze cognitivo-linguistiche e relazionali degli esseri umani. La FCA di Melfi, i riders, la giungla dei call center di Rende: il nuovo lavoro produttivo è ora descrivibile in termini di atti comunicativi. Qual è il modello filosofico che meglio afferra il concetto di lavoro linguistico? Il libro illustra le proposte di Giorgio Agamben, Ferruccio Rossi-Landi e Paolo Virno. È la pista di Virno e degli operaisti a offrire un doppio vantaggio: mentre coglie la mescolanza tra agire e fare, conserva la vita attiva (contro Agamben) e non riduce le parole a merci (contro Rossi-Landi).
Angelo Nizza, PhD e cultore della materia in Filosofia del linguaggio all’Università della Calabria, è coordinatore della Scuola Estiva di Filosofia “Remo Bodei” di Roccella Jonica, organizzata dall’Associazione Culturale Scholé e diretta da Simona Forti. Membro del comitato di redazione della “Rivista Italiana di Filosofia del Linguaggio”, ha pubblicato su riviste di settore e libri collettanei. Nel 2018 è intervenuto al Convegno nazionale della Società italiana di Filosofia del Linguaggio (Università degli Studi di Milano).
Sottotitolo | Natura e storia di una relazione |
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ISBN | 9788857565651 |
Pagine | 200 |
Data di pubblicazione | 2020 |
Autore | Angelo Nizza |
Collana | Quaderni di Teoria Critica della Società |
Brand | ![]() |
History | Color sit amet, consectetur adipiscing elit. In gravida pellentesque ligula, vel eleifend turpis blandit vel. Nam quis lorem ut mi mattis ullamcorper ac quis dui. Vestibulum et scelerisque ante, eu sodales mi. Nunc tincidunt tempus varius. Integer ante dolor, suscipit non faucibus a, scelerisque vitae sapien. |