Già protagonista del movimento studentesco del “Sessantotto” e tra i fondatori di “Lotta Continua”, Guido Viale attraversa in questo libro dal taglio fortemente personale alcuni passaggi chiave delle recenti trasformazioni sociali.
In un periodo in cui si trova a svolgere il lavoro di traduttore free-lance, Viale è costretto a fare i conti con tutta la precarietà della sua condizione, molto più vicina a quella di un lavoratore a cottimo, che di un libero professionista. Una “vita agra” in cui i ricordi autobiografici e le riflessioni dello scrittore diventano pretesto per raccontare e interpretare situazioni tipiche di una generazione, o forse di un’epoca intera.
Guido Viale è nato a Tokyo nel 1943. Vive a Milano. Ha lavorato come insegnante, precettore, traduttore, giornalista, ricercatore, imprenditore e consulente in Italia e all’estero. Tra le sue pubblicazioni: Il Sessantotto (Mazzotta, 1978 e NdA, 2018), Un mondo usa e getta (Feltrinelli, 1994 e 2000), Tutti in taxi (Feltrinelli, 1996), Prove di un mondo diverso (NdA, 2009), La civiltà del riuso (Laterza, 2010), La conversione ecologica (NdA, 2011), Virtù che cambiano il mondo (Feltrinelli, 2013), Rifondare l’Europa insieme a profughi e migranti (NdA, 2016) e Slessico familiare (Interno 4, 2017).
Sottotitolo | 1968-2018: 50 anni di nuovi inizi |
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ISBN | 9788857546841 |
Pagine | 224 |
Data di pubblicazione | 2018 |
Autore | Guido Viale |
Collana | Ripensare il ’68 |
Brand | ![]() |
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Claudio Gallo - La Stampa, 21 giugno 2018
"Guido Viale, dal 68 a Tsipras. Diario di un ribelle"
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