Paolo Jedlowski

Intenzioni di memoria

Sfera pubblica e memoria autocritica

Informazioni
Collana: Sociologie
2016, 62 pp.
ISBN: 9788857533070
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Sinossi

Il volume discute le politiche della memoria italiane ed europee alla luce della nozione di “memoria autocritica”. Quest’ultima è la memoria dei torti che un individuo o un gruppo ha riservato ad altri. è la memoria più difficile ad emergere, ma, in relazione ai crimini di cui italiani ed europei si sono macchiati lungo il Novecento, ha un valore etico irrinunciabile. Dieci brevi capitoli sugli usi sociali della memoria fanno luce sulle zone d’ombra che ogni rappresentazione del passato porta con sé e sugli strumenti e le intenzioni con cui ci disponiamo a riguardo. Il cinema (da La lunga notte del ’43 di Florestano Vancini fino a Valzer con Bashir di Ari Folman) è il materiale attraverso cui l’argomentazione è illustrata. Costruito su rigorose basi teoriche, il volume è tuttavia di agevole lettura e si rivolge tanto a studiosi di scienze sociali, quanto a un pubblico più vario.

Paolo Jedlowski è professore ordinario di Sociologia generale presso l’Università della Calabria. Si è occupato a lungo di sociologia della cultura e della vita quotidiana, approfondendo in particolare i rapporti tra memoria e narrazione, temi per i quali è considerato uno dei sociologi italiani più influenti e originali. Fra i suoi libri più recenti: Il racconto come dimora. «Heimat» e le memorie d’Europa (Torino 2009); Il mondo in questione. Introduzione alla storia del pensiero sociologico (Roma 2009); In un passaggio d’epoca. Esercizi di teoria sociale (Napoli 2012).