Processo e morte di Giordano Bruno

I documenti con un saggio di Luciano Parinetto

Informazioni
A cura di: Morris L. Ghezzi

Collana: I grandi processi
2011,
ISBN: 9788857506548
Opzioni di acquisto
 Edizione cartacea  € 26,00  € 24,70
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Sinossi

Questo volume riporta tutti i documenti originali che riguardano il processo inquisitorio e la morte di Giordano Bruno, barbaramente trucidato in Campo dei Fiori a Roma il 17 febbraio dell’anno 1600. Tali documenti, tradotti dal latino, erano ormai pressoché introvabili. Dalle carte del primo processo veneziano, fino a quelle del processo romano, compreso il noto Sommario venuto alla luce solo negli anni quaranta del Novecento, si può leggere in maniera diretta l’ultima difesa teorica del filosofo. Gli atti processuali mostrano la disperata difesa di un prigioniero (forse anche torturato, come qualche storico sospetta) destinato, dopo anni di estenuante prigionia, ad essere bruciato vivo, nel nome di dogmi, oggi certo obsoleti, che però, nel Cinquecento, dirigevano ancora il potere politico e quello giudiziario. Ben diverso era il pensiero di Bruno quando poteva esprimersi liberamente, privo del bavaglio impostogli dall’Inquisizione, nei suoi testi italiani e latini, non a caso pubblicati tutti fuori dall’Italia, lontano dal controllo esercitato della Chiesa Cattolica della Controriforma. Di essi dà conto sinteticamente il saggio di Luciano Parinetto che, dalla gran massa degli scritti bruniani, estrae i principali motivi di quella filosofia, per varie ragioni collegata all’oggi più di quanto non si pensi, con un occhio alle più rilevanti interpretazioni che ne sono state fornite.

Luciano Parinetto filosofo bresciano, scomparso nel 2002, è stato a lungo titolare della III Cattedra di Filosofia Morale all’Università di Milano. Ha pubblicato numerosi saggi filosofici e tradotto importanti autori classici della letteratura greca e latina e opere della letteratura sia occidentale sia orientale. Per i tipi di Mimesis ha pubblicato Faust e marx; Alchimia e utopia; Dimenticare Heidegger. Sempre per Mimesis ha inoltre curato: Nicola da Cusa, Il dio nascosto; Ludwig Feuerbach, Rime sulla morte; Angelus Silesius, L’altro io di dio; Eraclito, Fuoco non fuoco; Hegel-Holderlin, Eleusis e carteggio; G.E. Lessing, Il teatro della verità. Massoneria, utopia, libertà; Jacob Bohme, La vita sovrasensibile.

Morris L. Ghezzi è professore ordinario di Filosofia e Sociologia del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano, ha insegnato Teoria Generale del Diritto, Sociologia della Devianza e Sociologia del Lavoro in varie Università italiane ed estere ed è avvocato iscritto presso il Foro di Milano. Presidente della Lega Internazionale per i Diritti dell’Uomo e del Comitato Scientifico dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa, componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Permanente sulla Criminalità Organizzata (O.P.C.O.), nonché consigliere della Società Umanitaria e della Socrem. È stato componente della Commissione ministeriale di studio per la riforma del processo civile.