Questo lavoro presenta uno sguardo particolare sulle circostanze che caratterizzarono il conflitto in Bosnia ed Erzegovina nel periodo 1992-1995. Partendo dal concetto di totalitarismo, l’autore ha inteso ricostruire quei rapporti tra cultura, religione, storia e politica che troppo spesso sono passati nel silenzio e che, tuttavia, sono fondamentali per chiunque voglia comprendere le condizioni che hanno determinato il tentativo di eliminare un’intera etnia da quella che, ancora oggi, la politica e i media vogliono condannata a un’impercettibile ambiguità ontologica: essere o non essere Europa. Attraversando la storia dei programmi per una Grande Serbia, il lettore dovrà confrontarsi con le verità sui genocidi e sugli stupri, ma soprattutto sulle responsabilità e sul debito morale che la comunità internazionale ha contratto con quello che William Miller ha definito come il curioso fenomeno di un’etnia slava per razza, maomettana per fede, che mai accettò il fondamentalismo ottomano.
Mirza Mehmedović è immigrato in Italia come profugo di guerra nel 1993. Ha conseguito la laurea magistrale in Filosofia nel 2010 all’Università La Sapienza di Roma. Divenuto Dottore di ricerca in Filosofia nel 2014, ha inoltre conseguito una laurea magistrale in Scienze pedagogiche. Autore di Le chiavi della mente, ha curato il volume di Philip Lieberman La specie imprevedibile, nonché Linguistica cartesiana di Noam Chomsky. È autore di articoli scientifici.
Sottotitolo | Totalitarismo, genocidio e stupro in Bosnia ed Erzegovina |
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ISBN | 9788857564111 |
Pagine | 152 |
Data di pubblicazione | 2019 |
Autore | Mirza Mehmedović |
Collana | Le carte della memoria |
Brand | ![]() |
History | Color sit amet, consectetur adipiscing elit. In gravida pellentesque ligula, vel eleifend turpis blandit vel. Nam quis lorem ut mi mattis ullamcorper ac quis dui. Vestibulum et scelerisque ante, eu sodales mi. Nunc tincidunt tempus varius. Integer ante dolor, suscipit non faucibus a, scelerisque vitae sapien. |