Alberto Cuomo

Terragni ultimo

Informazioni
Collana: Architettura
2017, 196 pp.
ISBN: 9788857540924
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Sinossi

Il titolo di questo volume intende evocare quello del romanzo Eva ultima di Bontempelli, articolato sul gioco tra simulazione e dissimulazione delle forme, mondo finzionale delle definizioni e loro aspirazione a cogliere il reale, che segna anche l’intera opera di Giuseppe Terragni. L’intento del testo è di risalire ai motivi profondi che uniscono la cultura italiana post-unitaria, slegata dagli sviluppi del mondo industriale e borghese europeo ma non priva di significative elaborazioni, e agli sviluppi dell’architettura nell’interpretazione del suo maggiore protagonista. Le insoddisfacenti spiegazioni sulla contraddizione, nell’architetto lariano, tra il professato fascismo e il respiro internazionale, o sul suo modernismo contaminato dalle esperienze novecentiste, hanno condotto a indagare sui temi culturali che dalla fine dell’Ottocento si erano dilungati in Italia sin dentro il fascismo, su cui si sono tessute anche trame oppositive al regime. E se il complesso rapporto tra architettura e rappresentazione sociale, la difficoltà a individuare un referente per i segni costruttivi, Dio, il Principe, il Popolo, che si manifesta nei progetti di Terragni, ha indotto negli anni, con analoghe incertezze, ad analizzare la sua opera, oggi, nella babele dei linguaggi architettonici, nella conclamata perdita di ruolo dell’architettura, appare forse utile rievocarne la rinuncia, la capacità di manifestare il silenzio forse, seguendo l’analisi di Tafuri, ancora «inattualmente» essenziale nell’inessenzialità dell’attuale pro-gettare, non solo architettonico.

Alberto Cuomo, è docente di Progettazione Architettonica presso Università degli Studi di Napoli Federico II, dove è stato direttore del Dipartimento di Progettazione Architettonica e Ambientale e coordinatore del Dottorato in Composizione Architettonica. È stato consulente dei Ministri del Mezzogiorno, della Ricerca Scientifica e delle Aree Urbane. Tra le sue pubblicazioni Doktor Loos (2000), Nichilismo e utopia nell’architettura tedesca contemporanea (2009), La città infinita ed altri scritti (2013), La fine - senza fine - dell’architettura (2015).