Villard : 17 Inversione di sguardi/sbarchi

migrazioni accoglienza intercultura l'architettura delle nuove centralità urbane

Informazioni
A cura di: Paola Galante; Maria Lucia Di Costanzo

Collana: Le città di Villard
2019, 294 pp.
ISBN: 9788857554594
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Sinossi

Villard è un seminario itinerante di progettazione, a cadenza annuale, che vede coinvolte Scuole di Architettura, italiane ed estere. Il Seminario è rivolto a circa dieci studenti di ogni sede partecipante, iscritti agli ultimi anni di corso, selezionati in base al merito. Il programma prevede la messa a punto di un progetto su un tema, in genere proposto da amministrazioni comunali o altre istituzioni legate alle diverse realtà territoriali. Il tema viene presentato all’inizio del seminario e sviluppato nel corso dell’anno nelle diverse tappe. Il viaggio costituisce la struttura portante del Seminario quale strumento di conoscenza delle città. Durante ogni tappa, con l’apporto dei docenti delle Facoltà partecipanti, sono organizzati incontri, lezioni, conferenze, visite guidate e mostre. Ogni tappa dura 3-4 giorni. Il lavoro di progettazione viene svolto principalmente durante gli orari che le diverse sedi dedicano al workshop. L’itineranza del seminario fa sì che gli studenti entrino in contatto con luoghi fisici e culturali diversi, incrociando esperienze e conoscenze con docenti e studenti provenienti dalle altre sedi. Il seminario ha la sua conclusione in un evento finale: la mostra, con la presentazione e premiazione dei progetti migliori, a cui seguirà la pubblicazione del catalogo con i lavori degli studenti e degli apporti critici raccolti durante il seminario.

“INVERSIONE DI SGUARDI E SBARCHI. Migrazioni, accoglienza, intercultura: l’architettura delle nuove centralità urbane” In continuità con il tema “Territori strategici, antichi sbarchi e nuove mete di libertà" dal seminario Villard 16, la riflessione progettuale si sposta sulle trasformazioni dei caratteri rappresentativi delle grandi città indotte da un’ormai acquisita, diffusa, multiculturalità. Le forme della sua rappresentazione trovano un inedito campo di sperimentazione architettonica in una Napoli metropolitana che ormai include a pieno titolo paesaggi urbani eterogenei costruiti storicamente da antichi fenomeni migratori e da più recenti utopie colonialistiche. All’interno di una straordinaria cornice geomorfologica, citazioni, analogie, ibridazioni con altri mondi mediterranei costituiscono il punto di partenza di nuove composizioni urbane e architettoniche espressione di una rinnovata cultura dell’abitare.