Pensare il presente, riaprire il futuro
Percorsi critici attraverso Foucault, Benjamin, Adorno, Bloch
Pensare il presente, riaprire il futuro
Percorsi critici attraverso Foucault, Benjamin, Adorno, Bloch
Collana: Eterotopie
2014, 268 pp.
ISBN: 9788857524313
È ancora possibile tenere insieme il presente e il futuro? Oppure il real time, il presentedilatato in cui oggi viviamo, non fa che allontanare il futuro e recidere il rimando segretotra ciò che è e ciò che verrà? Il nuovo libro curato dall’Associazione Odradek XXI di Bresciasi propone di rispondere proprio a questa domanda, inserendola in quel filone che conducedall’agire politico-sociale (Disseminazioni riflessive. Saperi, professioni, cittadinanze, Mimesis 2009) alle costellazioni dell’abitare (L ’abitare e lo scambio. Limiti, confini, passaggi, Mimesis 2013). La prima parte del volume è un tentativo di «pensare il presente» insiemea Foucault. Si tratta di cogliere il senso della distinzione tra il «presente» e l’«attuale»:l’attuale diventa chiave critica, approccio «diagonale», che permette di rivelare in controlucele relazioni di potere sottese all’aspetto immutabile del presente. Il pensiero di Foucaultvuole dire «che cosa è oggi» attraverso una «archeologia» del presente, un lavoro di scavosulle sedimentazioni di potere depositate nei discorsi e nelle pratiche. Queste sedimentazionideterminano il nostro vivere sociale in quanto soggetti che si credono liberi. La seconda parteintende invece «riaprire il futuro» tramite il recupero del concetto di «utopia» in Benjamin,Adorno e Bloch. Tentativi diversi di inscenare la presenza-assenza della categoria «futuro»da parte di pensatori che hanno legato il loro nome al noi politico novecentesco. Esperimentidi approdo all’isola chiamata «Speranza», nella convinzione che il novum, il «non-ancora»che dà senso al moderno, costituisca un riferimento paradossale ma indispensabile per quelpensiero che prende partito contro il cattivo presente.
Giulia Gamba si è laureata in Filosofia all’Università di Padova, con una tesi su “Deleuze interprete di Foucault”. Attualmente svolge, presso la stessa Università, il Dottorato di ricerca e lavora ad una tesi sul pensiero di Henri Bergson. Si occupa di filosofia francese contemporanea e ha svolto attività di studio e ricerca a Parigi (Université Pantheon-Sorbonne e EHESS).
Giuseppe Molinari è docente di storia e filosofia al Liceo classico “Arnaldo” di Brescia. Interessato alla ricerca metodologico-didattica e all’indagine critico-ricostruttiva della convivenza, anche con diverse pubblicazioni, di cui si segnala Formazione alla cittadinanza democratica: aspetti teorici e modelli normativi (Milano, 2006). È coordinatore delle attività dell’Associazione Odradek XXI.
Matteo Settura si è laureato nel 2013 all’Università degli Studi di Milano con una tesi intitolata Estetica e filosofia critica. La Critica del giudizio kantiana nell’interpretazione di Gilles Deleuze. Collabora con l’Associazione Odradek XXI dal 2008. I suoi interessi di ricerca sono orientati in prevalenza al pensiero critico-genealogico e alla filosofia francese contemporanea.