L’uomo, con l’ausilio della tecnica, ha trasformato se stesso in un’enorme bocca da sfamare, essere di sole fauci onnivore la cui immagine terrificante sembra uscita dalle fantasie di Pieter Bruegel. A fare le spese di questa ingordigia consumistica è un mondo-ambiente trasformato in una discarica a cielo aperto, da cui scaturiscono nuovi incubi popolati da “ratti e paranoia”. Il vampirismo, applicato alle risorse del pianeta già in forte contrazione, è il simbolo di un uomo ridotto a mero consumatore: un essere parassitario, orfano di mondo, dedito alla razzia di ogni bene offerto dalla natura naturans. Alcune immagini artistiche, da Michelangelo a C.D. Friedrich, possono insegnarci a ricollocarci con equilibrio nel mondo, evitando il delirio di Icaro – precursore dell’esistenza divenuta eccentrica dell’homo oeconomicus. Occorre riassettare la nostra casa comune, il Grande Essere, stando ben saldi al suolo. Non c’è molto tempo. E lo spazio, intasato dalle nostre scorie, è già compromesso.
Gianluca Cuozzo è docente di Filosofia teoretica all’Università di Torino. Ha dedicato i propri studi a Löwith, Cusano, Bruno e Benjamin. Negli ultimi anni ha rivolto i propri interessi da un lato al nesso tra dottrine artistiche e riflessione filosofica, dall’altro ad alcuni narratori statunitensi (Don DeLillo, Paul Auster, Philip K. Dick) e al tema delle utopie classiche e postmoderne. Tra le sue più recenti monografie si ricordano: Raffigurare l’invisibile, Milano-Udine 2012; Resti del senso, Roma 2012; Filosofia delle cose ultime, Bergamo 2013.
Informazioni
Opzioni di acquisto
Edizione cartacea
€ 4,90 € 4,66
Sinossi
Ti potrebbe interessare