"Quando pensiamo al futuro del mondo, lo immaginiamo sempre nel posto in cui sarebbe, se avesse continuato a procedere come lo vediamo procedere adesso, e non teniamo conto del fatto che la sua strada non è dritta, ma curva e che la direzione cambia costantemente". Ludwig Wittgenstein
Perché parlare ancora di progresso? Perché rispolverarne le conclamate illusioni? Perché indulgiare su un'idea di cui il pensiero post-moderno avrebbe fatalmente svelato i contorni mistici e i falsi presupposti? Forse perché, vera o falsa poco importa, quella di progresso è un'idea di cui, nell'immaginazione e progettazione politica come nella riflessione scientifico-filosofica, difficilmente possiamo fare a meno. Ragionare su che cosa intendiamo per "progresso", sui criteri che lo definiscono e sui modelli e le immagini che lo rappresentano; sondare e battere le vie per cui la riflessione contemporanea ha reagito agli scacchi di una concezione che riteneva ingenua; ripensare lo spazio del passato e del futuro e delle trame che li uniscono tra storia, scienza ed epistemologia: queste, alcune delle varie cose che di proponiamo di fare con, e attorno a, la parola "progresso".
Sottotitolo | Se si va da qualche parte (ed eventualmente dove) |
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ISBN | 9788884839688 |
Pagine | 176 |
Data di pubblicazione | 2009 |
Collana | Post |
Brand | ![]() |
History | Color sit amet, consectetur adipiscing elit. In gravida pellentesque ligula, vel eleifend turpis blandit vel. Nam quis lorem ut mi mattis ullamcorper ac quis dui. Vestibulum et scelerisque ante, eu sodales mi. Nunc tincidunt tempus varius. Integer ante dolor, suscipit non faucibus a, scelerisque vitae sapien. |