Nel 1954 un certo Hubert S. viene accusato di aver violentato una donna e di diversi altri crimini. L’analisi psichiatrica lo dichiara in grado di intendere e volere. Segue la storia di Hubert S. narrata dallo stesso protagonista. Certamente il tono della narrazione mette in luce il tentativo del protagonista-narratore di giustificare i reati che gli vengono contestati, tuttavia l’interesse del suo racconto risiede altrove. L’esistenza di questo bambino allevato secondo una morale contraddittoria, in un’oscura provincia del nord della Francia, è a suo modo ordinariamente esemplare. Hubert S., fin dall’infanzia, non riesce ad essere "addomesticato", ad ogni punizione familiare e sociale risponde con una sorta di movimento mostra un’immediata capacità di mimetismo, il suo racconto abbonda di "buoni sentimenti" che, per una sorta di avverso destino, vengono contrastati e lo inducono a trasgredire. La storia di Hubert S., curata e visionata da Jean Paul Sartre, anticipa, nella sua cruda oggettività, testi come il celebre Io, Pierre Rivière… curato da Michel Foucault, o esperimenti letterari come quelli di William Burroughs.
Sottotitolo | il vampiro di Chennevières-sur-Marne |
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ISBN | 9788885889422 |
Pagine | 96 |
Data di pubblicazione | 1994 |
Autore | Jean-Paul Sartre |
Prefazione di | Tiziana Villani |
Collana | I Cabiri |
Brand | ![]() |
History | Color sit amet, consectetur adipiscing elit. In gravida pellentesque ligula, vel eleifend turpis blandit vel. Nam quis lorem ut mi mattis ullamcorper ac quis dui. Vestibulum et scelerisque ante, eu sodales mi. Nunc tincidunt tempus varius. Integer ante dolor, suscipit non faucibus a, scelerisque vitae sapien. |