Qual è il rapporto fra secoli di schiavitù e il falsetto di James Brown? In quale misura l’esperienza delle comunità nere americane si riflette nel timbro di Nina Simone o nei gesti vocali di Bobby McFerrin? Com’è possibile comprendere ciò che avviene oggi negli Stati Uniti, con il Black Lives Matter e l’elezione di Donald Trump, ascoltando le melodie di vocalist e attivisti? Voci nere risponde a queste domande sviluppando un’analisi critica dei modi in cui il canto afroamericano rappresenta allo stesso tempo uno stereotipo razziale e un potentissimo elemento culturale. Lo studio di registrazioni e incisioni sconosciute, unito al lavoro etnografico nel South Side di Chicago e all’uso di diversi media, genera un viaggio attraverso la storia americana che si muove lungo tracciati di memorie culturali e soniche, cercando di individuare i significati riposti nel canto di un solista o in quello di un coro. Storia e antropologia, etnomusicologia e cultural studies si fondono nel tentativo di approcciare le componenti corporee, letterarie, materiali, politiche e spirituali che connotano il potere della vocalità black.
Gianpaolo Chiriacò, antropologo della musica e studioso di canto, insegna etnomusicologia presso la Libera Università di Bolzano. Ha lavorato per tre anni presso il Center for Black Music Research (Chicago), dove si è occupato di vocalità e identità culturali nere. Ha ideato e curato il symposium internazionale “Black Vocality” (presso il Columbia College) e il sito www.afrovocality.com. Ha presentato il suo lavoro in conferenze, pubblicazioni, performance, seminari e installazioni.
Matteo Tangolo - Qui Salento, maggio 2019
"Canto e incanto black"
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Ettore Garzia - Percorsi musicali, 13 novembre 2018
"Voci nere"
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Arturo Zilli - Alto Adige, 7 ottobre 2018
"Ho indagato le radici della musica nera"
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